9 - Drago scontento, problema per cento
Tarsakh 8
A tarda sera, come spesso accade, le cose cambiano, e prima che la notte porti il suo consiglio.
Una convocazione da parte di Davil, che non posso permettermi di rifiutare, a dispetto della mia decisione. Di fronte all’ennesima scacchiera, questa volta con tutti i pezzi disposti a dovere sulla caselle, Davil sembra parlarmi con tono più rassegnato e ben deciso a farmi capire come la mia fuga non verrà accettata di buon grado.
È però quando risolleva il Re caduto, quasi a simboleggiare il come anche i morti talvolta possano risorgere a nuova vita, che vedo spuntare Yagra, di nuovo viva e vegeta, da dietro il tendaggio della saletta. La mia sorpresa, devo ammetterlo, è stata talmente tanto emozionante da farmi crollare, d’istinto, tutte le barriere.
Le mie richieste sembrerebbero essere state accolte: niente più omicidi, poiché sono truffatore di penna e non di spada. Inoltre, un’iniziazione formale, che sarà la stessa Yagra ad organizzare, chissà quando e chissà come. Devo stare decisamente sul chi va là…
Mi viene anche comunicata con chiarezza la componente gerarchica Zentharim:
- Davil, che gestisce le opportunità ed i negoziati
- La nana Istrid, legata al commercio e al conio
- Tashlin, la maestra d’armi
- Zirad, il Cacciatore
- Lo gnomo Skimo, da tenere particolarmente sott’occhio, Maestro della Magia, proprietario e gestore delle Misture di WeatherBottle, nel Quartiere Commerciale.
È proprio Skimo a chiedermi di consegnare quattro pozioni di Lettura della Mente ad una signora ammantata di viola, in attesa presso il Cacciatore degli Dei. Missione di routine, senza dubbio, che infatti svolgo nel pomeriggio senza alcun problema.
Tornato all’Oste Spettrale, in tarda serata, chiedo ai miei compagni di trovare un accordo fra noi, che ci permetta di non scannarci ad ogni piè sospinto.
La mia richiesta, semplicissima, è di avere quantomeno 12 ore di preavviso prima di imbarcarci in una qualsiasi missione nella quale sia impegnato anche io. All’ora di pranzo dell’indomani, quando tornerò dalla mia lezione, anche loro dovranno esporre le proprie ragioni.
La lezione dell’indomani è assai proficua. Mastro Banther si impegna non solo a pagare la mia quota di iscrizione per la Gilda degli Scrivani, ma mi dona anche un piccolo set di pergamene, che mi saranno assai utili per vincere la bonaria disfida con Durnan. Ma c’è qualcosa da organizzare in cambio, però: una cena con la figlia Penelope….
Ecco, devo dire che questa giovane fanciulla sta un po’ scardinando i miei piani. Vorrebbe una famiglia, non un truffatore. O meglio, potrebbe anche volere un truffatore, se quest’ultimo fosse talmente abile da non farsene accorgere. Devo procedere comunque con i piedi di piombo, non posso permettermi di fare passi più lunghi delle mie gambe (Nota 1: guardare e non toccare è cosa da imparare! Non la baciare, trattieni le mani!)
A pranzo, giungono le richieste dei quattro compari.
Gunther non vuole che si compiano atti crudeli e malvagi. La regola è così labile che so per certo di poterla aggirare facilmente in qualsiasi momento….
Harael vuole una sera di divertimento alla settimana. Non so esattamente cosa intenda, ma secondo me tra poco Red inizierà a spiccare teste di orco come fossero meloni al mercato.
Red chiede di poter trascorrere una decimana ogni sei fuori da Waterdeep. Nessuno ti trattiene, amico mio, vatti a sfogare nei tuoi boschi e torna più brillo che mai, te lo meriti!
Perry vuole libertà ed autonomia. Innegabile richiesta per un ragazzino cresciuto troppo in fretta.
Letto, riletto, approvato e sottoscritto!
L’arrivo dell’Ispettore Barnibus in locanda interrompe la nostra chiacchierata. Dal pianerottolo, origliando, sento qualche dettaglio: lo gnomo esploso in mille pezzi era probabilmente diretto proprio nella nostra locanda, ed era probabilmente in fuga dai suoi tre inseguitori, uno dei quali è il soggetto scappato. I corpi dei defunti sono stati oggetto di un sortilegio denominato “Riposo Inviolato”, ossia una sorta di ibernazione del cadavere, che potrebbe essere utilizzata per comunicare con lo spirito.
Non so come, non so quando, ma si potrebbe fare per carpire informazioni aggiuntive.
Barnibus chiede anche insistentemente se fra noi ci sia qualcuno avente contatti con gli gnomi, poiché lo gnomo avrebbe chiesto esplicitamente dove fosse la locanda Teschio di Troll.
Si parla anche di questa sorta di burattino che avrebbe compiuto l’attentato: il nome che fuoriesce è quello del Tempio di Gond, che costruisce ed usa i costrutti, sebbene potrebbe anche essere possibile che si tratti dell’artificiale servitore di qualche nobile…
Un pomeriggio di passeggiate ed affari, ed una serata di piacere. In carrozza privata a prendere Penelope, recandomi in un ristorante elegantissimo presso il quale il tavolo viene prenotato attraverso la curiosa formula di riconoscimento “YIPPI YA YE, c’è un tavolo per me!”, che già solo a pronunciarlo rischi di perdere la mascella per le risate. La ragazza è affascinante, gioviale e disinvolta: Penelope studia per diventare un’incantatrice, e devo dire che è di certo sulla buona strada, perché in poche ore mi ha incantato.
Nessuna effusione, come previsto, ma una calma d’animo mai sentita da mesi.
E poi si beve, in locanda, per festeggiare il compleanno di quel burbero di Red (Nota 2: un’ascia come regalo? Chiedere a Tashlin!)
Al mattino di Tarsakh 8, dopo aver salutato Perry che si allena come un forsennato, ho ricevuto la bonaria ramanzina di un padre preoccupato, Mastro Banter, che mi raccomanda di non far soffrire Penelope. Mi sembra di essere diventato un rubacuori, io che alle donne ho pensato sempre di rado, e di essermi ritagliato la fama di sciupafemmine. Stia tranquillo, Mastro Banter, sarò un modello di galanteria…
Un salto da Skimo a ricevere il pagamento (15 monete di platino, decisamente niente male…) e poi in locanda, pressato per cercare informazioni su questa benedetta famiglia Kassalanter, di cui la Vipera Nera sarebbe chissà quale membro in gran segreto. Una dinastia sciagurata questa, contrassegnata da dissesti finanziari e dalla morte di un figlio. Darò un’occhiata all’albero genealogico della famiglia, vediamo cosa salterà mai fuori…
Prima di cena, però, una brutta sorpresa scuote l’ambiente: Renar, infatti, arriva in locanda tutto trafelato. Ha bisogno di parlare, e non si fa pregare:
"Quando i Lord di Waterdeep hanno estromesso mio padre, ho pensato che mi sarei finalmente sottratto una volta per tutte alla sua ombra soffocante. In poche parole, non voglio avere niente a che fare con lui. Ma le sue spie mi danno la caccia. Una di Loro uno, uno gnomo di nome Dalakhar, mi ha tenuto d'occhio per mesi. Poi, circa due decadi fa e' scomparso all'improvviso. Mio padre non si fidava di molta gente, ma di quello gnomo si fidava."
"Ho parlato con alcuni amici di Dalakhar. A quanto pare, era impegnato in una missione speciale, il recupero della *pietra di Golorr*, e temeva che gli Zhentarim e la gilda di Xanathar fossero vicini a catturarlo. Quando gli e' giunta la notizia del mio rapimento, ha voluto saperne di piu' sugli avventurieri che mi avevano salvato. Credo che Dalakhar avesse l'intenzione di pagarvi per consegnare la *pietra di Golorr* a mio padre a neverwinter".
è una brutta storia, ma come spesso si sa le disgrazie non vengono mai sole. C’è un drago con cui parlare, magari di fronte ad una tazza di tè bollente…
Cercherò di farmi venire una violenta scarica di dissenteria….