Gunter Fistcaller
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- Category: Gli Eroi
- Published: Tuesday, 10 September 2019 11:51
- Written by Dungeon Master
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Mi chiamo Gunter Fistcaller, terzo del mio nome. Sono Suzailano del Cormyr.
Nato in 1471 (1446 CR nel nostro calendario), anno della piafa dei Lord, in una famiglia minore appartenenti alla bassa nobiltà Cormyriana che sempre mi è stato detto di essere imparentata con un ramo laterale dei Crownsilver.
Insomma. Diciamo che, come quinto figlio di un quarto figlio, le mie possibilità di ereditare qualcosa aldilà del cognome è molto limitata.
Come dicevo, i miei genitori hanno terre (poche) vicine al Dragonmere, a meno di una giornata di viaggio verso l’est seguendo la strada di Marsember. Lì è dove dai tempi dei miei avi, produciamo un vino che, anche se non valutato di altissima qualità, è assai facile di trovare in tante locande del territorio, grazie al suo prezzo basso e al suo altissimo contenuto di alcol. Mio nonno lo chiamava scherzosamente l’argento dei Fistcaller.
Sono di ascendenza Chondathiana, di carnagione leggermente piu’ chiara del solito, biondo e con gli occhi azzurri (sicuramente segno di una lontana eredita Netheriliana per parte di mia madre)
Purtroppo, questa cosa non mi ha semplificato molto la vita durante gli anni della guerra con Netheril. La mia complessione corporatura è media, atletica dicono. Un vecchio conoscente una volta mi descrissi dicendo che avevo una espressione dura, taglio marziale... immagino che all’epoca sembravo più vecchio della mia età.
Nel 79, quando le famiglie nobili di Cormyr hanno cominciato a lottare per il potere, i Fistcaller si sono subito ritirato della pugna, traslocando nella residenza estiva in campagna, dove sono cresciuto in salute al sicuro di tutti gli intrighi politici del Cormyr. Anche se questo impossibilitò il mio ingresso come accolito nel culto di Torm (la Furia Leale, divinita’ alla quale ho una grande devozione da quando ho uso di ragione), sono stato un bambino felice.
Avevo undici anni, nel 1481, l’anno dopo il ritorno di Mystra, quando mio padre mi affidò al suo amico Sir Wilhelm Ironringer (cavaliere dei Draghi Purpurei, chi si occupò della mia formazione militare durante i sei anni che ho servito al suo fianco come scudiero)
Durante gli anni al servizio di Sir Wilhelm, sono cresciuto in fretta. Ero solo un ragazzino quando ho visto morire i primi amici nella campagna militare del Cormyr nelle terre del Dales. Ricordo che cercavamo di proteggere agli abitanti quando arrivarono le notizie dell’attacco di Netheril ai confini del nostro reame.
Era l’anno 84, ed è stato in quella guerra di frontiera dove ho imparato le fondamenta della vita militare e del cavalierato. Non solo il maneggio delle armi, ma anche la sopravvivenza e l’utilizzo creativo di tutte le parolacce della lingua dei nani.
Sir Wilhelm non sempre approvava. Era severo ma giusto. Non era un uomo particolarmente religioso, ma ancora penso che aveva nascosta una profonda fede in Helm. Io invece, in quella guerra pregavo non solo a Torm, ma anche a tutta la Triade. Per sopravvivere alla giornata ci serviva tutto il favore divino possibile.
Ricordo che la guerra è andata avanti ancora per altri due anni, finché dopo l’assedio Shadovar di Suzail, le forze di Cormyr finalmente espulsero gli invasori alla fine dell’anno 86.
Di quelli anni, ricordo la pioggia, la Grande Pioggia... sì, certo. Ma c’era pure il fango, il sangue, l’oscurità, il freddo, la fame... e tutti i bei momenti come sedersi vicino al fuoco di notte con i fratelli d’arme, le canzoni dei bardi, il vino di Cormyr (magari non quello della mia famiglia), la birra dei nani o i momenti passati in compagnia di quella ragazza che seguiva i soldati. Sono quelle serate che mi hanno aiutato a imparare il lato positivo della vita del soldato.
Avevo 16 anni quando gli ultimi effetti della piaga della magia svanissero. Era l’anno 87 e Sir Wilhelm mi dissi che ero pronto per unirmi ai Draghi Purpurei, che avevo imparato già tutto quello che lui poteva insegnarmi. Quanto ero orgoglioso quel giorno!
Sono stato armato cavaliere. Le parole del giuramento ancora bruciano più dei suoi colpi sulla mia faccia. Nel mio ricordo, la fragile lama spada toccando le mie spalle, e le parole uscendo fra le mie labbra: Giuro solennemente di servire Cormyr e i suoi interessi al di sopra di tutto. Prometto di rispondere a qualsiasi chiamata della corona, la famiglia reale, i nobili riconosciuti e cittadini in necessità. Prometto che in tempo di guerra ritornerò alla mia posizione e porterò le mie armi al servizio della corona e il paese.
A parte l’istruzione nel combattimento e le armi, come nobile sono stato istruito per mesi nell’arte Cormyriana della leadership. Con i Draghi, sono stato allenato a combattere fianco a fianco con i Guerramaghi, e ancora apprezzo la versatilità di avere compagni di arme capaci di utilizzare la magia in combattimento.
Era 1489. Notte fonda dopo tutta la giornata pattugliando i confini. Non era un sogno, ma una visione. Torm mi aveva scelto per una missione spirituale. Ero il suo eletto. Da quel momento sono capace di canalizzare l’energia divina di Torm, per fare la sua volontà. Non è un potere mio, ma suo. Sono solo diventato il suo canale, il suo paladino.
Insieme alle mie abilità, sono arrivate anche le visioni e le voci. Tutto è stato volontà di Torm, sai? Imparo ogni giorno attraverso le sue visioni e messaggi. Ma da quella sera sento pure parlare alle forze del male. O forse è tutto nella mia testa? Parlano fra di loro, nella sua lingua. Cospirano fra di loro. E sono da per tutto.
Non potevo continuare a servire la corona per molto più tempo senza abbandonare la mia missione divina. Ci sono tanti Draghi Purpurei, ma così pochi tormiti… Dopo aver finito i due anni di servizio militare obbligatori con i Draghi, ho richiesto il ritiro del servizio attivo per iniziare una peregrinazione a Tantras al tempio di Torm. Pensavo di essere ammesso subito fra i Leoni Dorati, eforse credevo di essere accolto come un uomo santo. Forse il mio signore Torm ha voluto farmi imparare una lezione sull’orgoglio, ma le cose non sono andate come aspettavo e non sono mai diventato un membro attivo della chiesa di Torm.
Certo. Sono stato trattato con rispetto, sempre ricevuto, sempre ascoltato... ma non sono stato scelto ed allenato da loro. Non sono un prodotto della loro gerarchia. Torm ha scelto un outsider e, alla fine della giornata, non sono ancora uno di loro. Forse, nel futuro, quando mi farò un nome e tutti sapranno del mio coraggio e dedicazione alla causa, sarò invitato a unirmi a loro. Nel frattempo, senza l’assistenza della chiesa, seguo la strada dell’errante. Pago le mie spese, mantengo il mio equipaggiamento, bado a me stesso e seguo la volontà di Torm.
Ricordo che ero nel bosco, seguendo la strada di ritorno a casa da Tantras, vicino a un ruscello, quanto diventò tutto chiaro. Ho fatto una promessa a me stesso con Torm come testimone: Io, Sir Gunter Fistcaller, terzo del mio nome, prometto di rispettare le stretture della mia sacra eredità, così come prometto sulla mia fede di essere sempre leale alla Corona di Cormyr, mantenendo la mia devozione contro tutto e contro tutti senza inganni o ripensamenti. In più, faccio un voto di promuovere e mantenere i principî della cortesia, l’onestà, il valore, e l’onore; seguendo sempre gli editti di Torm, del mio Re e della mia famiglia. Faccio questa promessa liberamente, senza obbligo e senza desiderio di ricompensa in santa memoria di tutti quelli che hanno dato la sua vita a questa causa.
Dopo il mio ritorno a Cormyr, rispettando i desideri della mia famiglia, ho presso in carico Perry come scudiero. Lui e’ il figlio di un’amica di mia madre (le nostre famiglie sono alleate). Farò di lui un soldato fino a quando non sara’ pronto per unirsi ai Draghi Purpurei, sposarsi con sua cugina come desidera la sua famiglia, e servire appropriatamente la corona. Farò proprio come Sir Wilhelm fece con me.
È già un anno che viaggiamo insieme e il ragazzo ha potenziale. Sarà un bravo cavaliere, ma se Torm vuole, forse anche lui troverà la sua fede e diventerà un vero tormita.
Così, eravamo in viaggio quando la mia ultima visione segnò il nostro destino. Durante l’ultima settimane abbiamo fatto una corsa contro il tempo, attraversando mezzo Faerûn per arrivare a Waterdeep e salvare la città o morire nell’intento.
Ora la barca attende al porto di Baldur’s Gate e ho pregato Tempus per un viaggio tranquillo