Harael
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- Category: Gli Eroi
- Published: Saturday, 10 August 2019 14:51
- Written by Dungeon Master
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Io sono Harael..... e questo è tutto ciò che conta.
Nella mia vita questa è l’unica cosa che è rimasta chiara nella mia mente. Non so chi siano veramente i miei genitori, si può dire che ne abbia avuti vari. Da quel che mi è stato raccontato sono stata trovata all’interno dell’università di Silverymoon sulla riva sud del fiume, avevo circa 3/5 anni , tradotto essendo mezz’elfa nessuno era proprio sicuro di che età avessi, all’inizio si pensò potessi essere un elfa ma crescevo in fretta.. i miei occhi furono oggetto di speculazioni, ma sopratutto sembra la magia fosse già dentro di me... non so che ricerche furono fatte per trovare la mia famiglia ma comunque non la trovarono. In un certo senso fui adottata dal conclave,vari contribuirono ad educarmi , imparai lingue, storie e molti si divertirono a fare gli zii,ma fui presa specialmente sotto l’ala di Celeb silverthread , un mago elfo più interessato ai libri che agli alberi, e sotto di lui imparai ad amare i libri... ma non era la mia strada, la magia in me era diversa, non riuscivo a rimanere chiusa, più crescevo più vagavo, diventai brava a sgattaiolare ed a mentire per coprire le mie fughe, ma Celeb non lo meritava , ed ad un certo punto dovetti fare una scelta. Gli parlai e lui mi diede consigli, all’università c’era una sezione dedicata alla magia spontanea, e la frequentai per un po’ continuando a rimanere a casa ma ...non era abbastanza, iniziai ad uscire di notte ed a sfruttare le mie abilità per divertirmi, non era per niente difficile farsi offrire da bere, o regali le persone sembravano felici di essere convinte e piccole bugie rendevano tutto più dolce , non mi piaceva la folla ma nelle locande la sera era tutto “semplice” ,sottrarre piccoli oggetti era divertente....diventavo sempre più fuori controllo, e mio”padre iniziò a preoccuparsi, sospetto abbia trovato uno degli “oggettini” presi per gioco in locanda o qualcuno gli parlò delle mie serate in giro (ammetto che non gli chiedevo il permesso per uscire, tanto sapevo cavarmela e lui era impegnato) insomma, una sera Celeb mi parlò di un piccolo centro a nord , nel bosco della luna, ultimo avamposto “civilizzato” a nord. Lì lui aveva un amico, Ettore, che viveva con sua moglie Cassandra ed una figlia. Si era convinto che dovessi andare in un posto diverso, più “selvaggio” , la mia inquietudine iniziava ad essere pericolosa in città, e forse avrei trovato più stimoli per imparare, aveva notato che era un po’ che non toccavo i libri che pure avevo tanto amato e che niente mi interessava veramente.... Ok a Quaervarr cambiò tutto... c’era un’unica locanda, la gente era poca e tutti erano impegnati a fare qualcosa, feci amicizia con l’amico di Celeb che non era male , e Cassandra era una ragazzina adorabile, decisamente dolce, e fin troppo viva per un paesino , sognava Waterdeep e me ne parlava spesso nei 2 anni che passai lì ebbi tempo di affezionarmi e la foresta in un certo senso mi calmava, ma sopratutto iniziai a capire meglio chi fossi, ed a chiedermi chi diavolo fossero i miei genitori, da dove venisse la mia magia. E mentre ero concentrata su cosa fare ecco che arriva una sorta di strano mezz’elfo barbuto.... era diverso dagli altri mezzelfi, e diverso da qualsiasi altro maschio io avessi frequentato, niente lingua d’argento per corteggiarmi, nessun sottinteso o giro di parole solo occhi intensi, lo ammetto ero piuttosto perplessa, era chiaro che non gli ero indifferente, ma non ero sicura in che senso, forse il problema era che ero troppo strana ed in realtà mi trovava insopportabile....ma poi una sera mentre ero a casa sentii una musica dolcissima e lui era lì, ed era così affascinante bagnato dalla luce della luna..... Scoprii che potevamo stare bene insieme , mi sembrava che lui avesse quello che a me mancava, delle radici , lui era fin troppo legato alla sua famiglia perduta ed alle sue tradizioni, mentre io non avevo assolutamente niente del genere, certo Celeb era praticamente mio padre e per lui avrei fatto di tutto, ma era diverso, in un certo senso lui mi aveva scelto ed io avevo scelto lui.... Non avevo mai avuto una famiglia “data” non capivo alcune cose ed ancora oggi non le capisco, ma le rispetto e rispetto lui ammiro la sua capacità di credere e apprezzo che per me cerca di superare la sua antipatia per la magia arcana che fa parte di me, tutto sommato credo che il destino abbia avuto senso dell’umorismo ad averlo fatto innamorare di me. Comunque un giorno Cassandra venne da me e mi spiegò che Carlotta era sparita , per fortuna aveva portato con sé un anello magico donatole dal padre che avrebbe però reso più complicato il trovarla dato che le permetteva di cambiare volto, non sarebbe stato facile trovarla dove era andata...Waterdeep, Carlotta sognava di diventare un grande bardo ed adorava quella città... Del resto Red stava divenendo inquieto, la sua profezia lo tormentava, era evidente che era il momento di andare, la città d’oro era pericolosa per una bimba da sola ed anche io, era troppo tempo che rimanevo ferma. Chiesi ad Ettore di assicurarsi che Celeb ricevesse una mia lettera in cui gli spiegavo dove stavo andando e perché , poi mi lanciai a convincere Red ad accompagnarmi, non fu difficile lo sapevo che voleva farlo e quindi via verso Waterdeep... troveremo Carlotta e poi si vedrà....